“Fratelli e sorelle, la nostra chiesa diocesana è in festa per l’ordinazione diaconale di un suo figlio, fr. Antonio. […] Oggi, mediante il dono dello Spirito Santo, diventerà ministro della Parola, dell’Altare e della Carità” – così esordisce mons. E. Mandara, vescovo di Sabina-Poggio Mirteto, nella chiesa parrocchiale di Pontesfondato, aprendo la festosa liturgia in cui conferisce il sacramento del diaconato al nostro fr. Antonio. Dio stesso – come dice la preghiera di consacrazione – ha voluto plasmarsi una chiesa “varia e molteplice nei suoi carismi, articolata e compatta nelle sue membra” e perciò ha fatto del servizio, della diaconia appunto, un segno, un sacramento. “Un tesoro prezioso che viene messo in un fragile vaso di creta” – così fr. Antonio, nel discorso di chiusura, descrive il dono del diaconato – “ma nella consapevolezza che questo vaso di creta è nelle mani sapienti di Dio, … che si sono servite di tanti vasai”. E ricorda, con gratitudine e commozione, quanti l’hanno accompagnato fino a pronunciare il sì di oggi. Gli fanno eco le parole del canto che risuona nello spazio e nel cuore dei presenti: “Insieme a te camminerò, in ogni volto, in ogni pianto io ti riconoscerò”.