La memoria di Maria, presentata al tempio, festa della piccolezza e della gratuità, è la cornice liturgica in cui si svolgono i voti perpetui di sr. Dulce. Molti sono i fratelli e le sorelle pervenuti per l’occasione a Passo Corese dalle altre case italiane, da Medjugorje, da Maria Kirchental. È un momento di grazia, una vera Pentecoste non solo per sr. Dulce, ma per tutti i presenti: ogni sì che si consegna a Dio in libertà e semplicità di cuore scatena una Pentecoste, una pioggia di grazie! Lo ricorda p. Martino nell’omelia, ripercorrendo, in una teoria di immagini, i numerosi sì pronunciati dalla Vergine, dal suo ingresso al tempio a Nazareth al Calvario, e continua: “Anche il tuo sì è arricchito rispetto al primo sì che hai pronunciato in giovane età … Allora Dio ti raggiunse, suscitando in te il desiderio di rispondergli. Il sì di oggi è forse più vero, perché ha attraversato le stagioni della fatica”. Ma il sì è pur sempre solo risposta ad una grazia che ci precede, che ci forma fin dal seno materno e non cessa di accompagnarci: “Siamo tutti in debito di gratitudine – riconosce il nostro responsabile generale – per tanta misericordia che ci è stata usata”.